Amici del Timone n°64 del 23 dicembre 2019

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1 PRANZO DI NATALE con TOMBOLA!
Vieni anche tu!
di Domenica 15 dicembre ore 12.30 - Fonte: Staggia
2 COLLETTA NATALIZIA PER LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA' ABITATIVA
Le offerte raccolte nelle Messe di Natale saranno destinate alla finalità decisa dalla Caritas Diocesana (quest'anno: famiglie che si trovano in condizione di difficoltà abitativa)
Fonte: Staggia (e nel resto della diocesi di Siena)
3 SCUOLA DI PREGHIERA 1
Video con le lezioni di don Stefano (n. 1-4)
Fonte: YouTube
4 FESTA DI CARNEVALE
Bambini, siete tutti invitati!
di Domenica 3 marzo - Fonte: Staggia
5 FESTA DI EPIFANIA: SPETTACOLO DEL MAGO ROCCAROL (GRATUITO) POI L'ARRIVO DEI RE MAGI
I re magi distribuiranno un dono a ciascun bambino presente; seguirà la tradizionale benedizione dei bambini
di 6 gennaio ore 16.00 - Fonte: Staggia
6 CINQUE ANNI FA MORIVA DON GIOVANNI, LA VITA DONATA PER GESU'
In occasione dell'anniversario della scomparsa del Proposto, sarà celebrata a Staggia una Messa in suo suffragio (29 gennaio ore 17.00)
di Martedì 29 gennnaio - Fonte: Staggia
7 ANTICO AFFRESCO (RI)SCOPERTO NELLA CHIESA DI STAGGIA
Il dipinto, fatto da un collaboratore del famoso Duccio di Boninsegna, è del 1300: rappresenta la Madonna con Gesù Bambino, San Michele Arcangelo e San Giacomo (Jacopo)
Fonte: Staggia

1 - PRANZO DI NATALE con TOMBOLA!
Vieni anche tu!
di Domenica 15 dicembre ore 12.30 - Fonte: Staggia

Prenotazioni (entro il 11/12): scrivere una mail attraverso il sito (clicca su SCRIVICI).
Costo € 10. Chi non può partecipare al pranzo, può comunque venire alle ore 14.30 per delle divertenti tombole con ricchi premi.

Fonte: Staggia

2 - COLLETTA NATALIZIA PER LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA' ABITATIVA
Le offerte raccolte nelle Messe di Natale saranno destinate alla finalità decisa dalla Caritas Diocesana (quest'anno: famiglie che si trovano in condizione di difficoltà abitativa)
Fonte Staggia (e nel resto della diocesi di Siena)

Le offerte raccolte nelle Messe di Natale come sempre saranno destinate alla Caritas Diocesana, che, per volere dell'Arcivescovo, quest'anno saranno destinate all'accoglienza di famiglie che si trovano in condizione di difficoltà abitativa. Il progetto consiste nel promuovere e sostenere una rete per permettere di rispondere ad eventuali emergenze, partendo dall’esperienza già avviata del centro Caritas di Arbia.

Fonte: Staggia (e nel resto della diocesi di Siena)

3 - SCUOLA DI PREGHIERA 1
Video con le lezioni di don Stefano (n. 1-4)
Fonte YouTube

Impariamo come si prega grazie ai consigli del Catechismo della Chiesa Cattolica.



https://www.youtube.com/watch?v=04w-3vqf-9E


https://www.youtube.com/watch?v=H7c8D1sjFCA


https://www.youtube.com/watch?v=aGbxtIPPLcg


https://www.youtube.com/watch?v=BHDOwsuX5Ps

Fonte: YouTube

4 - FESTA DI CARNEVALE
Bambini, siete tutti invitati!
di Domenica 3 marzo - Fonte: Staggia

Fantastica festa di carnevale
domenica 3 marzo dalle 15.00 alle 18.00
Ci saranno giochi organizzati e la merenda per tutti!
Portate i coriandoli e le stelle filanti!
Non saranno consentite le bombolette di qualunque tipo.
INGRESSO GRATUITO.

Fonte: Staggia

5 - FESTA DI EPIFANIA: SPETTACOLO DEL MAGO ROCCAROL (GRATUITO) POI L'ARRIVO DEI RE MAGI
I re magi distribuiranno un dono a ciascun bambino presente; seguirà la tradizionale benedizione dei bambini
di 6 gennaio ore 16.00 - Fonte: Staggia

Ore 16.00 Spettacolo di magia con Mister Roccarol (il coniglio appare per davvero!). Ingresso gratuito.
Al termine i RE MAGI distribuiranno un dono a ciascun bambino presente di qualunque età.
Concluderemo poi in chiesa verso le 18.00 con la tradizionale benedizione dei bambini.

Fonte: Staggia

6 - CINQUE ANNI FA MORIVA DON GIOVANNI, LA VITA DONATA PER GESU'
In occasione dell'anniversario della scomparsa del Proposto, sarà celebrata a Staggia una Messa in suo suffragio (29 gennaio ore 17.00)
di Martedì 29 gennnaio - Fonte: Staggia

Don Giovanni Rinaldi è stato un vero uomo, un cristiano autentico e un sacerdote esemplare.

1) VERO UOMO
A livello umano ha sviluppato tutte le virtù che lo hanno fatto apprezzare negli anni alla popolazione che ha servito: pazienza, giustizia, temperanza, saggezza, preparazione intellettuale. Inoltre, come uomo, don Giovanni ha dato prova di virilità affrontando le contrarietà della vita con coraggio. Mai si è abbattuto ed ha superato i molti ostacoli che la vita gli ha presentato. Quando non ha potuto superarli, ne ha accettato gli esiti con ferma rassegnazione. Ad esempio quando nel marzo 1996 i medici gli dissero che aveva bisogno di operarsi al cuore disse con semplicità: "Bene, facciamo questa operazione; semmai lasciatemi andare a prendere il pigiama a casa!". Quando vedeva una persona ammalata o anziana che si abbatteva, diceva risoluto: "Non bisogna prendersela, perché ad abbattersi si peggiora e basta". E di questo ha dato l'esempio non lamentandosi mai delle malattie e sofferenze che ha dovuto sopportare. Don Giovanni ha affrontato con coraggio anche la morte. Spesso chi veniva a conoscenza del suo tumore pensava di consolarlo a parole, ma il Proposto rispondeva prontamente: "E' inutile lamentarsi... di qualcosa bisogna pur morire!". Avrà pensato la stessa cosa quando, da poco parroco a Rencine, gli abitanti gli lasciarono intendere che era già pronta una pianta dove lo avrebbero appeso con un cappio al collo se alle elezioni del '48 avesse vinto il partito comunista. Insomma il Proposto ha vissuto serenamente nonostante le vicissitudini passate. Infatti chi si è rivolto a lui ha trovato anche l'umanità che a volte manca nei nostri rapporti interpersonali. La parola giusta al momento giusto, detta con il cuore. Tutti hanno sempre da lui percepito questa pace e la sua umanità è stata davvero proverbiale.

2) CRISTIANO AUTENTICO
Poi don Giovanni è stato un cristiano autentico. La sua fede colpiva tutti coloro che lo incontravano: fede incrollabile in Gesù. Diceva spesso che Gesù è il nostro maestro e quindi ci dobbiamo fidare di lui. "Se gli uomini dicono diverso da quello che dice Gesù - diceva don Giovanni - noi dobbiamo seguire il Maestro e non gli uomini". La fede in Gesù era indissolubilmente legata alla fede nella Chiesa. Da lui tutti hanno trovato sempre e soltanto l'insegnamento della Chiesa. Nessuna esitazione e tantomeno nessun dissenso da ciò che sempre ha insegnato la Chiesa. La sua ortodossia era senza sbavature. Ogni suo dubbio veniva risolto consultando i documenti ufficiali della Chiesa. Come cristiano si può dire veramente che l'abbandono alla volontà di Dio e la fiducia nell'insegnamento della Chiesa era totale. A soli dieci anni don Giovanni riflettendo sull'esistenza di Dio, concluse che Dio c'è e quindi, pensò, bisogna fare quello che dice lui. Nel suo caso Gesù gli chiedeva di entrare in seminario e quindi decise di rispondere alla chiamata. Mai si pentì della scelta fatta, che anzi ha consolidato nel tempo. Va ricordato che ha esercitato il ministero sacerdotale per ben settant'anni nelle parrocchie di Rencine, Lilliano ed infine, dal 1972, a Staggia.
Da sempre ha considerato la sua vita sotto la protezione della Madonna. Don Giovanni è nato l'8 settembre 1920, festa della nascita di Maria. Fece la vestizione nel santuario mariano del Romituzzo nell'ottobre del 1932. Ottobre è il mese della Madonna del Rosario. Il 25 marzo 1944, festa dell'Annunciazione a Maria, fu ordinato nel santuario mariano di Pancole da Mons. Francesco Niccoli. La sua devozione a Maria è testimoniata dall'ardente preghiera del rosario che diceva ogni giorno e che raccomandava a tutti.
La mattina del 29 gennaio 2014, giorno in cui è morto, ha chiesto l'estrema unzione, si è confessato con perfetta lucidità ricordando i peccati e chiedendo perdono a Dio ed infine ha fatto la comunione (cioè il viatico, l'ultima comunione che accompagna nel viaggio verso l'aldilà). Alla conclusione del rito ha pronunciato una frase, citazione di un salmo, che rimarrà per sempre scolpita nella nostra memoria e che testimonia la salda fede di don Giovanni nell'aldilà: "Misericordias Domini in aeternum cantabo" (Canterò per sempre la misericordia del Signore). Ovviamente il riferimento è al paradiso, dove i santi e gli angeli cantano in eterno la bontà del Signore. Anche il Vescovo quando ha saputo di questa frase si è commosso.

3) SACERDOTE ESEMPLARE
Ma oltre che vero uomo e cristiano autentico, don Giovanni è stato anche un sacerdote esemplare. La sua dedizione al popolo a lui affidato è stata totale. Innanzitutto nella costante preghiera: mai ha trascurato di dire il breviario o il rosario, nonostante i tanti impegni. Il fondamento della sua azione sono stati i sacramenti, segni efficaci della Grazia di Dio. Ore e ore passate a confessare, sempre disponibile in ogni momento. I penitenti ricorrevano volentieri a lui e trovavano sia una parola di conforto, sia un consiglio perfettamente in linea con l'insegnamento della Chiesa. Anche la cura dei malati era per lui importante e lo dimostrava portando loro regolarmente la comunione a casa. Per portare una delle ultime unzioni degli infermi che ha amministrato, nonostante fosse a cena, è corso a portare i conforti religiosi. Anche la preparazione dei ragazzi alla comunione e alla cresima, nonché i genitori al battesimo dei figli, assorbiva molte delle sue energie. Fino all'ultimo anno ha curato personalmente la preparazione dei bambini alla prima comunione con le sue schede che molti ricordano anche a distanza di decenni. In effetti una sua grande passione era la catechesi, compresa quella agli adulti, a cui teneva molto. Trasmettere ciò che ha insegnato Gesù era per lui così naturale che le persone ascoltavano sempre volentieri i suoi discorsi riuscendo a coinvolgere i bambini e gli adulti di qualunque livello culturale: dall'operaio al professore universitario.
Nelle ultime ore di vita, ormai stremato, ha benedetto personalmente ciascuno di coloro che entravano nella sua camera. Poi alla fine gli è stato proposto di recitare il rosario. Lui ha accettato la proposta, ma a condizione di non dirlo ad alta voce per il disturbo che gli recavano i rumori. Ha chiesto quindi che fosse detto con l'intenzione di pregare per la parrocchia, per la società, per la diocesi e per tutto il mondo. Poi ha chiesto che fosse spenta la luce e ha detto ai presenti: "Buonanotte!" ripetendolo una seconda volta per sottolineare che stava per affrontare la morte entrando nell'eterno riposo. Esattamente al termine del rosario ha smesso di respirare e il cuore ha smesso di battere. Tutti i presenti, in lacrime, hanno riferito di aver avuto una esperienza di fede e di amore indescrivibili.
Il fiume di gente che ha visitato la salma durante i tre giorni di esposizione nella chiesa di Staggia testimonia l'affetto e la riconoscenza del gregge al suo pastore, sacerdote in eterno.


Per approfondimenti sulla vita di don Giovanni, clicca qui!

Per scoprire altri sacerdoti legati a Staggia: clicca qui!

Fonte: Staggia

7 - ANTICO AFFRESCO (RI)SCOPERTO NELLA CHIESA DI STAGGIA
Il dipinto, fatto da un collaboratore del famoso Duccio di Boninsegna, è del 1300: rappresenta la Madonna con Gesù Bambino, San Michele Arcangelo e San Giacomo (Jacopo)
Fonte Staggia

Durante il restauro della chiesa di Santa Maria Assunta a Staggia sotto l'intonaco cementizio sulla parete destra dell'arcone che separa la navata dal coro, è stato riportato alla luce un affresco trecentesco in forma di trittico con relativa inquadratura ad architetture dipinte, delle dimensioni di circa 2 metri di altezza per metri 1,30 di larghezza, raffigurante al centro la Madonna con Bambino, con San Michele Arcangelo e San Jacopo. "Si tratta - riferisce Felicia Rotundo, funzionario della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo - di una importante scoperta o meglio della 'riscoperta' di una pittura facente parte probabilmente di un ciclo più ampio che decorava la pieve romanica di Staggia, ricordata fin dall'anno 994 ma che fu costruita probabilmente nel XIII secolo".
Per la Rotundo, "Staggia fu un punto strategico lungo la Francigena e gli stessi santi raffigurati nell'affresco, San Michele Arcangelo e San Jacopo protettori dei guerrieri il primo e dei pellegrini, il secondo, si spiegano proprio se ricondotti alla via medievale. Per questa chiesa furono realizzate opere importantissime quali la tavola della Maddalena comunicata da angeli di Antonio del Pollaiolo databile al sesto decennio del Quattrocento che oggi è custodita nel piccolo annesso Museo". L'affresco era stato già scoperto nel 1951 e poi ricoperto forse per il suo cattivo stato di conservazione come scriveva Enzo Carli in una lettera datata 27 agosto indirizzata alla Direzione Antichità e Belle Arti per ottenere i finanziamenti per i lavori di restauro della chiesa. A parere della Rotundo "l'affresco è però di un'altissima qualità riferibile alla cerchia di Duccio di Buoninsegna e databile ai primi decenni del Trecento. Esso sarà sottoposto ad un attento restauro che ne consentirà una più puntuale attribuzione, ma fatto ben più importante, la sua riscoperta riscrive un nuovo capitolo dell'arte senese".

Fonte: La Nazione, 3 agosto 2019

Fonte: Staggia

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